COLLAPSE

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COLLAPSE è un one-day-event di perfomance, interventi sonori, visuali, video e di lettura collettiva che nasce attorno alla residenza svolta da Keira Fox a Torino, sulle tracce di tematiche centrali per la sua ricerca, quali le politiche transfemministe, il ruolo storico delle case di cura e la salute mentale. La ricerca dell’artista parte dalla Casa delle Donne e dalla loro prima occupazione quando, nel marzo del 1979, i collettivi e i gruppi che componevano il movimento entrano all’interno dell’ex manicomio femminile di via Giulio 22, per trasformarlo da luogo di sofferenza e reclusione a luogo di pensiero e azione femminista.

Per COLLAPSE, Keira Fox presenta un lavoro inedito realizzato con la collaborazione della performer Sleigh-Johnson e del musicista Vindicatrix, in un contesto ampliato dai dialoghi intessuti con altre ricerche e altrɜ artistɜ incontratɜ durante questo percorso: Maria Valentina Chirico, Isterika Istorika, Chiara Lee, Pietro Agostoni, Danilo Correale e FFUR x The Church of Chiara Fumai.
Keira Fox & Sophie Sleigh-Johnson, con interventi sonori di Vindicatrix, presentano Knock Flat - Collapse - she’s coming to the concrete - to a single dementia, una nuova opera teatrale in tre atti che si sviluppa su più linee temporali ponendosi domande quali: cosa significa essere in debito nei confronti di una città? Cosa significa essere in debito in una città? Qual è la trama del collasso?

Keira Fox è un’artista londinese la cui pratica comprende performance, suono/vocalizzazione, installazione e coreografia. È la metà del duo New Noveta con cui si esibisce a livello internazionale dal 2012. Ha fatto parte del gruppo industrial noise/gabba Maria and the Mirrors (2009- 2013) ed è tra le fondatrici del nuovo collettivo performativo TLC23 in collaborazione con l’artista scozzese Katie Shannon, incentrato sul tema della liberazione dal trauma e dalla mania, lavorando con il suono, l’installazione, la programmazione musicale e metodi di performance collaborativi.

Sophie Sleigh-Johnson è una scrittrice e artista che vive e lavora in UK. Recentemente ha concluso il PhD in Ricerca artistica al Goldsmiths College, Londra. La sua ricerca in corso riguarda la temporalità magico-materialista del luogo e il fondamento esoterico della commedia, in opere distribuite su testi, cassette, ambienti sonori, stampe su linoleum e giornali locali. La sua ultima uscita è l’album su cassetta Nuncio Ref! pubblicato da Crow Versus Crow.

Vindicatrix è un produttore, cantante e multistrumentista che lavora principalmente con l’elettronica ma anche incorporando improvvisazioni vocali istrioniche, canto sdolcinato e composizione per ensemble da camera. Le precedenti pubblicazioni si trovano su Mordant Music, Scum Yr Earth, purge.xxx e Cellule75.

Isterika Istorika nasce nel 2020 come gruppo di lettura – dapprima online – e si identifica ora come piattaforma fisica di condivisione e lettura ad alta voce che si basa sulle pratiche femministe del pensare in collettivo e dello scambio orizzontale. Le tematiche principali su cui si concentrano le loro indagini sono quelle più prettamente vicine ai movimenti femministi intersezionali e al transfemminismo, quali abuso, violenza di genere, teoria queer, stigmatizzazione del corpo, antispecismo e relazione con il mondo più che umano, collettivismo, beni comuni, pratiche di decolonizzazione, abilismo, rilettura critica della storia e pratiche di resistenza, tra le altre. Per farlo si affidano alle possibilità immaginative e generative della fantascienza e della narrativa speculativo-distopica.

È attraverso la lente della quasi-realtà che riescono ad esplorare loro stessɜ, trasportare i corpi altrove, trasformare i desideri e far emergere delle istanze politiche consapevoli. In questo senso lo spazio che si crea durante i loro incontri sta tra il pubblico e il privato perché la fantascienza funge da allegoria e gioco per affrontare il vissuto individuale in un luogo aperto e informale, in cui non c’è obbligo di frequenza, non ci sono i compiti a casa e in cui transitano persone sempre nuove. Attraverso il fare partecipativo mettono in discussione l’iper performatività dellɜ singolɜ, così come l’iper specializzazione tipica dell’epoca contemporanea che ci vede in continua competizione sulla base di scale gerarchiche. Avanzano l’idea che pensare sia sempre un pensare-con in dialogo e scambio, tra di noi, ma anche con lɜ scrittorɜ di cui leggiamo storie e teorie. Per questo cercano di creare uno spazio non accademico, ma allo stesso non anti-accademico.

FFUR x The Church of Chiara Fumai presenta Worst Summer Haiku, un video concepito come il dietro le quinte di un film mai realizzato, il cui titolo sarebbe stato Vita e opere di Chiara Fumai (1978-2017).

Fumai appare solo in due brevi momenti. Nel primo è in un giardino di un futuro che mai sarà. Dopo una lunga e ben vissuta vita, lei è pronta a condividere la sua saggezza: «La giovinezza è sopravvalutata. Il tempo non esiste». Nel secondo è al lavoro nel suo studio a Bruxelles, filmata da sua madre nel lontano 2014.

Il lavoro di Pietro Agostoni è spesso effimero per natura o reso tale per atto creativo/distruttivo, volto ad eviscerare la fragilità della materia. È vivo e contiene il fallimento in sé in energia potenziale. Lavorando in maniera poliedrica e spesso organica per metodo e per essenza, l’artista crea ecosistemi che accumulano ciò che esiste nei dintorni e pone se stesso come spettatore di un quotidiano tragicomico fatto di clash e forze in gioco che, per quanto inafferrabili, hanno effetti permanenti ed impossibili da controllare. La seduzione del destino acquisisce toni esistenziali in cui lo scorrere del tempo è tangibile, narrato dall’abbandono delle cose. Il precario diventa centrale anche in sperimentazioni di carattere digitale, che l’artista intreccia a test di tipo materiale creando ponti tra le due realtà.
Per COLLAPSE Agostoni presenta una nuova produzione che vede comparire/sparire su vecchie lenzuola una serie di disegni di fuliggine originariamente impressi sui muri come interventi site-specific. I lenzuoli annidano materia nera polverizzata, fissata un attimo prima di librarsi nell’atmosfera, imprigionando così dentro essi forze spettrali e cancerogene.

La video installazione di Danilo Correale No More Sleep No More indaga la vita politica del sonno, in particolare di come lo sconfinamento del tempo lavorativo vada a discapito del riposo nel tardo capitalismo spingendo verso un modello di produzione non-stop. Correale ha un interesse di lungo corso nella cronopolitica, lavorando sugli equilibri tra vita contemporanea e lavoro ed esaminando le attitudini sociali nei confronti di tempo libero, pigrizia e lavoro riproduttivo, nella forma di lavoro di cura salariato. In questo caso, invece di soffermarsi su nozioni di lavoro produttivo, l’artista approccia il sonno come lente attraverso cui esaminare le trasformazioni sociali ed economiche del tardo capitalismo e i modi tramite cui questo ha ristrutturato il concetto di tempo dalla rivoluzione industriale.
Correale sovrappone immagini realizzate mentre era insonne a una serie di conversazioni avute con vari esperti del sonno: il dottor David M. Rapoport, l’antropologo Matthew J. Wolf-Meyer, lo storico Roger Ekirch, il sociologo Simon Williams, lo studioso di Labour Studies Alan Derickson, il geografo Murray Melbin, il filosofo Alexei Penzin, e la studiosa femminista Reena Patel. No More Sleep No More illumina come l’atto apparentemente banale del sonno sia costitutivo di tutti i processi vitali, e pur essendo un luogo biologico primario per la colonizzazione del tempo, ci offre il potenziale per resistere ai meccanismi di standardizzazione e normalizzazione.

Maria Valentina Chirico è una cantante con un background barocco, classico e contemporaneo. Si è diplomata in musica vocale da camera a Torino ed ha studiato a Berlino, New York e frequentato i Darmstädter Ferienkurse. Si è esibita in molti teatri e festival. Innamorata del suono dell’armonium da quando era una bambina colleziona armonium “dimenticati” nelle chiese o di musicisti più anziani.
Nella notte di San Nicola del 2018 ha ricevuto un armonium portatile costruito dal Klaus Langer Harmoniumwerkstatt. Valentina ha iniziato componendo musica per il teatro e il cinema, attualmente lavora sulla scrittura di musica per favole e canzoni su animali, bambini, piante e sogni. Il debutto ufficiale come cantautrice avviene con Folk Tales, il quale anticipa l’uscita di un altro lavoro, un ep 45 giri composto da due brani: una reinterpretazione di un canto di natale napoletano Quanno Nascette Ninno, da cui deriva la famosa Tu scendi dalle stelle (From Starry Skies Thou Comest), e un brano originale ispirato alla poesia di Rainer Maria Rilke.

Chiara Lee è un’artista e curatrice di base a Torino. Co-fondatrice e parte del progetto musicale Father Murphy per molti bellissimi anni, con la band ha realizzato una serie di concept album e si è esibita in festival ed eventi in tutto il mondo, tra cui Biennale di Venezia, Santarcangelo Festival, Le Guess Who!? e Dark Mofo Film. Con la loro colonna sonora sono stati presentati a festival quali Locarno, Torino Film Festival, MOMA Doc Fortnight Festival, Karlovy Vary. Music enthusiast girovaga, compone colonne sonore ed è co-fondatrice di Florilegio, dissonante e femmineə blog di musica sperimentale e underground. Insieme a Freddie Murphy cura il public program delle mostre temporanee al museo MAO di Torino e della mostra di Kazuko Miyamoto presso il museo Madre di Napoli. RIYL Avant church, droney soundscapes, atmospheric noise, sound sketches, cracklings electronics, left-field beats.

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