Artisti

La capacità di scavare un po’ più a fondo è insita nel processo creativo di grazie al suo background di ingegnere geotecnico. Colombiana ed ora residente a Berlino, Dalt cerca spesso ispirazione nei mondi della narrativa, della poesia, della geologia e del desiderio. A volte, questo impulso esplorativo emerge come un richiamo introspettivo e un esperimento di risposta al suo materiale originale, proponendo nuove prospettive sulle idee radicate nella mitologia colombiana e nel cinema tedesco della New Wave. I progetti concettuali di Dalt sono intimi e intricati, emergono come cianotipi proiettati al sole. Intorno a queste strutture modella il suo suono, usando strumentazione analogica, una vasta gamma di sintetizzatori e il bagliore elaborato della sua voce

Lucy Liyou (US, 1998) è unə musicistə di origini coreane natə a Philadelphia. Pianistə di formazione classica e spiccata sensibilità pop, Lucy Liyou è un* di quellə rarə musicistə “sperimentali” per esigenza – di mescolare generi, esplorare tecniche e tematiche spintə unicamente dalla propria ricerca. La sua musica, difficilmente collocabile in un genere, interpola field recordings, poesia, repertorio pianistico Impressionista e concrezioni testurali post-industriali in composizioni affettivamente e concettualmente complesse. Nei suoi lavori più recenti, accolti entusiasticamente dalla critica, trae ispirazione dal pansori coreano, forma tradizionale di storytelling musicale, per esplorare gli effetti dell'Orientalismo e dell'occidentalizzazione. La voce come vettore dell'identità gioca un ruolo fondamentale nel suo lavoro, ma in modi controintuitivi, coscienti e allo stesso tempo indifferenti delle attuali tendenze. Sospesa tra canto e narrazione, la voce è filtrata da effetti digitali o talvolta interamente delegata a tecnologie text-to-speech, la cui “banale” impersonalità lə permette di andare al cuore di affetti e conflitti (intergenere, interculturali, intergenerazionali) e connettere il particolare all'universale, il personale con l’astratto.
Foto credits: Park Seung Won

Mana è l'ultimo progetto del musicista torinese Daniele Mana. Dopo l'EP di debutto del 2017 Creature (Hyperdub), una suite tesa ed evocativa di elettronica senza beat, quasi neoclassica, nei due album successivi la sua musica assume tratti alieni, allucinatori; Seven Steps Behind costruisce un mondo musicale in cui i confini tra realtà e bizzarro collassano, in cui percorso zigzagante che ricompensa con strani colpi di scena. L’elettronica di Mana non sempre suona come tale, ricordando piuttosto pianoforti preparati, clavicembali, violoncelli e flauti e giocando con il senso del tempo. Oltre a progetti artistici come Vaghe Stelle e One Circle - un ensemble formato insieme a Lorenzo Senni e Francesco Fantini -, Daniele Mana scrive e produce musica per il teatro, il cinema e la pubblicità.

Manymanybow è l’alias musicale di @y1cong_o, curatrice indipendente di base a Milano, community practitioner, organizzatrice di live-act e promotrice di eventi. In particolare, opera al crocevia tra culture queer e le comunità grassroot dell’Asia orientale e sud-orientale negli scenari artistici e musicali contemporanei.
Sotto l’alias manymanybow, indaga e abbraccia le teorie che mettono in risonanza musica ed emozione, indagando il suono attraverso Dj set dal vivo e programmi radiofonici narrativi spesso intricati e non lineari.

Maria Mallol Moya (CO, 1987) è una performance artist, DJ, musicista e illustratrice. Come polistrumentista e cantante, ha presentato il proprio lavoro in tutta Europa, partecipando a diversi progetti musicali - dal jazz sperimentale al garage psyche rock - e teatrali. La musica è per lei il mezzo espressivo più sincero e universale attraverso il quale interagire e comunicare con il proprio pubblico.

Maria Valentina Chirico è una cantante con un background barocco, classico e contemporaneo. Si è diplomata in musica vocale da camera a Torino ed ha studiato a Berlino, New York e frequentato i Darmstädter Ferienkurse. Si è esibita in molti teatri e festival. Innamorata del suono dell’armonium da quando era una bambina, colleziona armonium “dimenticati” nelle chiese o di musicisti più anziani. Nella notte di San Nicola del 2018 ha ricevuto un armonium portatile costruito dal Klaus Langer Harmoniumwerkstatt. Valentina ha iniziato componendo musica per il teatro e il cinema, attualmente lavora sulla scrittura di musica per favole e canzoni su animali, bambini, piante e sogni.
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Marina Boselli si avvicina giovanissima allo studio dell’euphonium, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode in Eufonio e Musica d’insieme, e perfezionandosi con docenti di rilievo internazionale. Artista Besson e docente nei conservatori italiani, collabora con istituzioni quali il Teatro alla Scala e l’Accademia di Santa Cecilia. Promotrice del repertorio contemporaneo, ha pubblicato per Stradivarius l’album Kinetic Valves.

Martenot è il moniker di Simone Gottardi, compositore di musica elettronica di base a Torino. Nel 2022 lancia il proprio collettivo e progetto curatoriale Neanche Per Sogno, pubblicando l’EP di debutto Sfilate Spaziali, seguito da diversi concerti di presentazione e dalla pubblicazione di Faceshopping RMX, a luglio 2023. Dopo aver preso parte a manifestazioni come Transart, con un'installazione sonora multicanale, attualmente sta completando gli studi al Conservatorio G. Verdi di Torino.

Mattia Capelletti (IT, 1991) è dottorando di ricerca in Scienze della Cultura presso l’Università di Palermo, curatore indipendente e scrittore con base a Torino. Interessato al suono e alla voce umana, ne ha investigato l’estetica e la politica attraverso la teoria e varie discipline artistiche. Concepisce la curatela come pratica espansa che non si traduce necessariamente nell’evento ma sfocia organicamente in conversazioni a lungo termine. E coinvolto in progetti come: Idioletta (con l’artista Costanza Candeloro), dedicato alla divulgazione di letteratura “borderline” e voci fuori campo; Black Med, piattaforma sviluppata da Invernomuto per il propagamento dei suoni attraverso i confini mediterranei, e per il quale lavora come editor e ricercatore; e Palm Wine (con Simone Bertuzzi), sito dedicato alle culture sonore post-globali.
Foto di Giulio Boem

Originario di Baltimora (Maryland, U.S.A), Max Eilbacher vive elavora a Berlino. Formatosi tra computer music e cinema, oltre la sua attivitàdi solista, Eilbacher è parte di diversi progetti collaborativi (tra cui HorseLords e MATMOS).