Artisti

Quella tra Giulia Deval (1993), cantante e sound artist, e Andrea Marazzi (1996) compositore elettronico e polistrumentista, è una collaborazione che dura da diversi anni e che si articola in formati diversi che hanno al cuore una riflessione filosofica sui linguaggi e le estetiche audiovisuali.
Lavorano insieme a montaggi audiovisivi, sampling, produzione sonora, archivi digitali e installazioni multimediali.
Il loro progetto Reverse Anthropology è stato selezionato per una residenza digitale presso il centro d'arte WpZimmer (Anversa) ed è stato esposto, oltre che nell'ambito di The Listeners, al Festival Ladispolanemente di Roma dedicato alle "Archeologie del Futuro" dove ha ricevuto il secondo premio come miglior opera esposta. Nel 2018 Deval e Marazzi hanno anche creato il soundscape per la mostra "Ce soir, seul avec moi-même, je descends aux caveaux de mon cœur" dell'artista belga Claire Ducène presso la Maison Losseau di Mons (Belgio).

Giulia Zaniboni ha studiato canto lirico presso il Conservatorio di Musica "A. Boito" di Parma, dove si è diplomata nel 2015. Ha frequentato diversi corsi di perfezionamento sulla musica vocale del XX e XXI secolo tenuti da A. Caiello, D. Michel-Dansac, A. Fischer, A. Luz, M. Pousseur e P. Hoffmann. Il suo repertorio comprende opere di alcuni dei più importanti compositori di musica classica del XX secolo, oltre che numerose opere recenti.
La sua attività artistica si coniuga costantemente con la ricerca e la sperimentazione sulla voce e sulla fisicità del gesto vocale, anche attraverso la collaborazione con registi e compositori. Si è esibita sia come solista che in formazioni cameristiche in festival internazionali quali Biennale Musica di Venezia, Milano Musica, Bartók Plusz Operafesztivál, Internationalen Ferienkurse für Neue Musik Darmstadt, Impuls Festival, Rondò - Divertimento Ensemble, Casa Menotti, Ravenna Festival, tra gli altri.

Diplomato in Organo e Composizione Organistica al Conservatorio di Napoli, Giulio Tosti è un musicista che padroneggia il repertorio tradizionale, ma che agisce contemporaneamente per la rivalutazione e il ripensamento del suo strumento in ambito sperimentale con progetti individuali e collettivi. In questa occasione, eseguirà Le Compositions 1960 di La Monte Young sull’organo della Chiesa della Madonna di Fatima di Pinerolo.
Studente anche presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra di Roma e all’ESMD (École Supérieure Musique et Danse Nord de France), nel 2017 Tosti è stato professore d’organo all’Ecole de Musique de Comines di Lille e tra il 2018 e il 2021 ha lavorato come indicizzatore ed altre mansioni all’Istituto Centrale per I Beni Sonori ed Audiovisivi di Roma.
Nel 2019 ha creato Nebula, un progetto solista di creazione estemporanea che esplora universi sonori inediti e non convenzionali, attraverso l’utilizzo di tecniche estese. Nebula è stato ospite della trasmissione radiofonica New Music Shows della BBC Radio3.
Nel 2023 ha creato invece il progetto mobile Rupestre, concepito sugli organi didattici di Toulouse les Orgues, dove il corpo diventa, con la sua danza sonora, protagonista e intermediario di peso, aria e canne.
Tosti ha suonato in contesti come Les concerts de St François a Losanna, Concerti d’Organo a Fano, Oloron Orgues a Oloron Sainte-Marie e Orgel Matinée di Fulda tra gli altri.
Ph Marco Vitale

Formato da dal pianista Gilles Grimaitre e il percussionista Julien Mégroz, HYPER DUO è un progetto sperimentale svizzero che si dedica alla creazione contemporanea e il cui focus artistico è la trasgressione di confini stilistici e l’ampliamento degli orizzonti.
Profondamente segnato da intense collaborazioni con compositori e artisti straordinari, sofisticato e viscerale, l'universo dei due musicisti è tanto serio quanto giocoso.
Energico e sconcertante, HYPER DUO si cimenta in un'esplorazione a metà strada fra composizione d'avanguardia, energia rock e poesia assurda.
Dal 2017, il duo si focalizza anche su una nuova strumentazione originale: batteria e tastiere elettroniche. Sempre alla ricerca di programmi originali che superino i confini tra musica e performance-art, il duo porta avanti un'esplorazione collettiva sul suono e sullo spazio.
HYPER DUO ha collaborato con numerosi artisti del panorama internazionale come Pierre Jodlowski, Chloé Bieri, Alex Paxton e suonato in contesti come BiME (Lyon), Bypass (Toulouse), Forum Wallis (Leukerbad), Label Suisse (Lausanne), Pyramidale (Berlin), Taktlos Festival (Zürich), 180 Degrees Festival, ppIANISSIMO Festival (Sofia), Izlog Festival (Zagreb), Le Bruit de la Musique (Creuse, FR), Musikfestival (Bern), Jardins Musicaux (Cernier), Théâtre des Quatre Saisons (Bordeaux) e Theater im Pumpenhaus (Münster) tra gli altri.
Ph Pablo Fernardez

Hans Arsen (noto anche come MC Oxxy) è un autore, cantante e producer italo-congolese attualmente di base a Barcellona. Utilizzando la sua musica come mezzo di auto-esplorazione, Hans fonde diversi stili, rifiutando l’assimilazione a una singola categoria. Le sue lotte personali e gli eventi significativi della sua vita lo hanno portato a confrontarsi con gli aspetti positivi sia con quelli oscuri della propria identità, generando una produzione creativa più introspettiva e cruda. Con un'attenzione particolare alla vulnerabilità e all'autenticità, Hans Arsen si spinge oltre i confini del suo sound e si connette con gli ascoltatori a un livello profondamente emotivo.
Ha recentemente pubblicato Ghost to Ghost per l’etichetta Gang of Ducks.

Harry Górski-Brown è un polistrumentista e compositore di Glasgow che esplora le connessioni tra musica tradizionale scozzese ed elettronica sperimentale. Dopo la formazione in violino al Royal Conservatoire of Scotland, ha iniziato a esplorare la composizione elettroacustica, unendo strumenti acustici, voce ed elettronica.
Nel 2024 ha pubblicato Durt Dronemaker After Dreamboats con l’etichetta GLARC, reinterpretando canti gaelici scozzesi in chiave ambient e noise. Tra i suoi progetti più recenti figurano Elephant, you shake your sheep!, FISHER PRICE PIPES e I.Been a badboy:- cut me loose_, in cui fonde voce, cornamuse e sintesi sonora.
È stato artista in residenza per Nonclassical (2023) e Cryptic (2024), e ha ricevuto il Craig Armstrong Prize. Suona nei duo Josiah & Ludwig (folk contemporaneo) e noise.pocket (sperimentazione sonora), e collabora con artisti come Norman Willmore e Quinie.
Ha lavorato con ensemble come Nevis Ensemble e CoMA, ed è stato candidato al BBC Radio 2 Folk Award. Si è esibito in festival e spazi tra cui Centro Pecci, Unsound Kraków, Sonica Glasgow, Huddersfield Contemporary, Météo Festival, Ancienne Belgique, Night of Surprise e Southbank Centre.

Oleh Shpudeiko, noto come Heinali, è un compositore e artista sonoro ucraino che lavora con la sintesi modulare per rileggere e trasformare la musica antica in chiave contemporanea. La sua pratica si concentra sull’intersezione tra sacro e tecnologia, tempo e memoria. Ha composto per videogiochi (BOUND per Plastic/Sony Santa Monica), cinema, danza e installazioni di sound art commissionate da istituzioni come il MoMA di New York, il National Art Museum of Ukraine e il Museum of Odesa Modern Art. Il suo album Madrigals (2020) è stato candidato al Premio Nazionale Shevchenko. Ha presentato i suoi lavori in festival internazionali tra cui CTM (Berlino), Unsound (Cracovia e Adelaide), Musikprotokoll (Graz), NEXT (Bratislava), Primavera (Barcellona), Ephemera (Varsavia) e Plivka (Kyiv).
Foto di Vincent Guis

La ricerca di Iceboy si focalizza sulla possibilità di una catarsi personale e collettiva: le sue performance emotive basate sulla voce utilizzano la fisicità come elemento di connessione, attingendo tanto dalla club music più ruvida e sperimentale, quanto alle sfumature delle astrazioni del pop, che distorce muovendosi tra rap e performance art. Resident Advisor ha definito la sua visione della musica rap straordinariamente individuale, vivida, avventurosa, fluida, intrisa di ansia e fragilità.

Invernomuto è il nome sotto il quale Simone Bertuzzi (Piacenza, 1983) e Simone Trabucchi (Piacenza, 1982) collaborano dal 2003. Di base a Milano, sviluppano progetti di ricerca a lungo termine che si articolano nel tempo e nello spazio, generando cicli di lavoro interconnessi. A partire da una base teorica condivisa, Invernomuto pensa in maniera aperta e rizomatica, sviluppando diversi esiti che prendono la forma di immagini in movimento, suoni, azioni performative e progetti editoriali, all’interno di una pratica definita dall’uso - sia diffuso che puntuale - di diversi media. Entrambi portano avanti anche linee di ricerca individuali, attraverso i rispettivi progetti Palm Wine e STILL.
Mostre recenti includono ECHOES, Haus der Kunst, Monaco (2025); Panorama Monferrato, Castagnole (AT); Cabaret Voltaire, Zurigo (2024); Pinksummer, Genova (2023). Il loro lavoro è stato presentato in contesti internazionali come Bourse de Commerce, Parigi (2024); Kunstmuseum Liechtenstein, Vaduz; MACRO, Roma (2022); Liverpool Biennial 2021 (2021), Galleria Nazionale, Roma; 58ª Biennale di Venezia (2019); Tate, Londra; Manifesta 12, Palermo (2018).

Isterika Istorika nasce nel 2020 come gruppo di lettura – dapprima online – e si identifica ora come piattaforma fisica di condivisione e lettura ad alta voce che si basa sulle pratiche femministe del pensare in collettivo e dello scambio orizzontale. Le tematiche principali su cui si concentrano le loro indagini sono quelle più prettamente vicine ai movimenti femministi intersezionali e al transfemminismo, quali abuso, violenza di genere, teoria queer, stigmatizzazione del corpo, antispecismo e relazione con il mondo più che umano, collettivismo, beni comuni, pratiche di decolonizzazione, abilismo, rilettura critica della storia e pratiche di resistenza, tra le altre. Per farlo si affidano alle possibilità immaginative e generative della fantascienza e della narrativa speculativo-distopica. È attraverso la lente della quasi-realtà che riescono ad esplorare loro stessɜ, trasportare i corpi altrove, trasformare i desideri e far emergere delle istanze politiche consapevoli.